La Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, in collaborazione con Fondazione Bracco e con il progetto Steamiamoci di Assolombarda, promuove la presenza femminile negli studi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sostenendo con opportunità concrete talentuose studentesse, con l’obiettivo di ridurre il tasso di abbandono precoce e favorire così il completamento del percorso di studi.
I dati sul divario di genere nelle materie scientifiche sono purtroppo sconfortanti. L'Italia è al 79° posto su 146 Paesi in termini di parità di genere, con un ulteriore peggioramento rispetto agli anni precedenti secondo il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum. Questa disparità è particolarmente evidente nel settore delle professioni tecnico-scientifiche. Secondo l'ISTAT, meno del 40% dei laureati in queste discipline sono donne, mentre i laureati STEM rappresentano solo il 24% del totale tra i 24 e i 35 anni, con una significativa differenza di genere. Nonostante un aumento delle donne manager nel 2020, il progresso è ancora limitato: solo il 20% dei manager STEM sono donne.
È pertanto cruciale incoraggiare le ragazze ad intraprendere percorsi di studio in queste materie. In risposta a una priorità ormai urgente, nel 2021 è stato lanciato il progetto "Women in STEM" dalla Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, che dal 2004 opera per facilitare la collaborazione tra industria, ricerca e istituzioni, con un’attenzione specifica alla valorizzazione delle giovani generazioni.
Nel 2023 è stato incrementato il numero di riconoscimenti, grazie a una rinnovata alleanza di partner: 7 borse di studio dal valore di 3mila euro ciascuna sono state assegnate alle studentesse più meritevoli iscritte al Primo Anno di Corsi di Laurea Magistrale in: Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica.
Il progetto, arrivato alla terza edizione, si inserisce nel continuativo impegno di Fondazione Bracco per una equa e paritaria formazione dei giovani, con il progettoDiventerò. Uno dei principali obiettivi perseguiti è il superamento del divario di genere: la Fondazione agisce sia per promuovere libero accesso ai saperi e scelte consapevoli di carriera, sia per valorizzare le competenze professionali già formate, incoraggiando una sempre maggiore presenza di esperte in posizioni apicali.