La testimonianza di chi ogni giorno ascolta e accompagna le donne che partecipano al progetto
Martina, Giulia e Sara - Operatrici del Poliambulatorio dell'Opera San Francesco 2015 "Gioia, ansia, paura ma prima di tutto lo stupore per qualcosa di inaspettato ma importante, che sai renderà la tua vita non più uguale a quella vissuta fino a quel momento, con le sue routine, i suoi gesti, le sue parole quotidiane. È il miracolo di un nuovo incontro che di più farà crescere la coscienza di quello che sei, del tuo destino e non importa se è il primo o il secondo o il quinto: per te sarà sempre come la prima volta che ti sei domandata: " chi sono, chi voglio essere. Certo c'è più ansia, perché non sei là dov'è la tua storia, le tue radici, i tuoi affetti: tutto ciò che fino a quell'istante aveva determinato lo spessore della tua esistenza ora manca, è tutto nuovo, diverso e forse anche ostile, ma la vita che porti dentro ti spinge a riconoscere che questo è il miracolo dell'esistenza umana e tu sei chiamata a parteciparne, di più sei chiamata ad esserne fautrice".In fondo il suono della parola “mamma” sussurrata all’orecchio di ogni donna crea lo stesso enorme vortice di emozioni in qualsiasi lingua essa venga pronunciata e in qualsiasi Paese ove questo nuovo suono venga udito. Per quel suono vale la pena lottare, compiere scelte difficili come andare avanti da sola, senza un lavoro, senza nessuno che possa capire il tuo passato e il tuo presente, vale la pena lottare per quel futuro insieme a una nuova vita. E in questa lotta hai bisogno, più di tutti, di trovare altre donne che ti capiscano o che, almeno, ascoltino le tue emozioni e cerchino di dare una risposta a quelle nuove mille domande che hai nella testa.Seppur non sempre alle domande ci sia una risposta, noi abbiamo provato ad ascoltare le nostre donne e il più delle volte sono loro che hanno lasciato a noi delle risposte.Un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza e che ne hanno premiato i risultati.