CAP Salute: un nuovo modello favorire l’accesso alla salute in un territorio di periferia
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2025
Per rispondere all’emergenza della povertà sanitaria in territori fragili, Fondazione Bracco e Fondazione La Rotonda hanno avviato nel gennaio 2024 il progetto “CAP Salute” dove l’acronimo sta per Capitale di Attivazione Personale. Un programma innovativo che mira a costruire un sistema di risorse abilitanti per la comunità, con particolare riferimento ai soggetti più fragili.
Il contesto: la povertà sanitaria in Italia e a Baranzate
Negli ultimi anni, la povertà sanitaria è diventata una delle più gravi emergenze sociali in Italia. Secondo i dati ISTAT del 2023, il 9,7% degli italiani vive in condizioni di povertà assoluta, con una percentuale significativa concentrata nel Nord Italia. La Lombardia, con quasi un milione di persone in difficoltà economica, è tra le regioni più colpite. Questa situazione ha portato molte famiglie a dover scegliere tra necessità di base e cure sanitarie, con una forte incidenza tra i nuclei familiari numerosi e le famiglie di origine straniera. Baranzate, il comune della Città Metropolitana di Milano con la più alta percentuale di cittadini stranieri residenti (35,2% provenienti da 81 diverse etnie), riflette questa emergenza in modo particolarmente acuto. Qui, la difficoltà di accesso ai servizi sanitari non è solo un problema economico, ma anche culturale e sociale.
Il progetto CAP Salute: un modello di intervento integrato
L’approccio del progetto non si limita all’erogazione di prestazioni sanitarie, ma si basa su un modello multidimensionale che prevede:
- La creazione di un fondo per la salute di comunità, con risorse economiche destinate a coprire le spese mediche non sostenibili dalle famiglie, in convenzione con il CDI - Centro Diagnostico Italiano del Gruppo Bracco.
- L’istituzione di un’équipe multidisciplinare, composta da operatori di APS La Rotonda, assistenti sociali del Comune di Baranzate, Caritas territoriale e una nuova figura chiave, il Case Manager. Quest’ultimo ha il compito di identificare i bisogni, coordinare gli interventi e accompagnare le persone nel percorso di cura.
- L’accompagnamento personalizzato dei beneficiari, con un piano di salute individuale che garantisce l’accesso ai servizi sanitari essenziali e facilita il raccordo tra i pazienti e i medici di base.
I risultati della prima fase del progetto
Nel 2024, il progetto CAP Salute ha ottenuto risultati significativi, soprattutto sul fronte della prevenzione femminile. Sono state prese in carico 42 donne, con oltre 60 colloqui di analisi del bisogno e accompagnamento. Grazie alla convenzione fatta con il CDI-Centro Diagnostico Italiano sono state erogate 81 prestazioni sanitarie, tra cui visite ginecologiche, pap-test, mammografie ed ecografie mammarie. L’accompagnamento ha previsto l’attivazione di supporto psichiatrico e psicologico, a casi particolarmente vulnerabili, inclusi un uomo over 65 e un adolescente a rischio. Dato particolarmente rilevante: nel 20% dei casi le diagnosi effettuate hanno evidenziato gravi patologie in corso di accertamento, confermando l’urgenza di un intervento strutturato sulla prevenzione.
Le prestazioni sanitarie si sono concentrate principalmente sulla medicina di genere, permettendo a molte donne di accedere a servizi che altrimenti non avrebbero potuto permettersi.
Elementi di successo e continuità programmatica
Il successo del progetto risiede nell'approccio personalizzato e nella presenza costante del Case Manager, che ha favorito un rapporto di fiducia con i beneficiari. La collaborazione con il CDI si è dimostrata fondamentale.
Il progetto prosegue nel 2025, focalizzandosi sull'ampliamento della raccolta dati, sul mantenimento delle prestazioni di prevenzione femminile e sull'introduzione di nuovi servizi. L'obiettivo è coinvolgere non solo le donne ma anche adolescenti e anziani, creando una rete di supporto ancora più inclusiva.

