I vincitori del bando Welfare che impresa: Smart Donor e Bed and Care

Smart Donor e Bed and Care sono le idee progettuali vincitrici del progetto “Welfare, che impresa!” il concorso, promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco e UBI Banca, che ha premiato i due migliori progetti – ripettivamente per il Sud Italia e per il Nord e Centro Italia - negli ambiti dell’agricoltura sociale, del turismo sociale, del welfare culturale e dei servizi alla persona.

La Giuria, composta da Diana Bracco (Fondazione Bracco), Denise di Dio (Politecnico di Milano - Tiresia), Vincenzo Linarello (Goel - Gruppo Cooperativo), Stefano Mainetti (PoliHub), Victor Massiah (UBI Banca), Paolo Venturi (AICCON), Diego Visconti (Fondazione Italiana Accenture) ha selezionato:

Il progetto Smart Donor della startup Moodika, proveniente dalla Sicilia, propone una piattaforma web innovativa per gestire l'attività dei donatori di sangue e per l'ottimizzazione delle risorse di settore. L'appartenenza alla community si fonde con la programmazione della raccolta del sangue: il Donatore può programmare, gestire e condividere le proprie attività, mentre l'Operatore può informare, premiare e ringraziare i donatori. Smart Donor si propone anche e soprattutto come veicolo di diffusione della cultura della donazione, che, oltre ad essere un'azione di volontariato di utilità sociale, è anche strumento di prevenzione.

Il progetto Bed and Care della startup omonima, vincitore per la categoria Nord - Centro, propone, sempre attraverso un ambiente digitale, servizi di assistenza alla persona e di noleggio ausili, con l'obiettivo di aiutare gli operatori turistici professionali a rispondere in modo efficace alle richieste dei viaggiatori con esigenze speciali o diverse. Bed and Care intende promuovere, più ad ampio respiro, un modello di turismo assistito e accessibile ottimizzando quanto già esiste in termini di offerta turistica.

“Oggi è indispensabile ripensare il nostro sistema di welfare sperimentando nuovi servizi e rinnovando quelli esistenti”, afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco,“questa è proprio la direzione in cui va il nostro Concorso, nato con l’obiettivo di supportare idee imprenditoriali e giovani che sono in grado di produrre benefici in termini di sviluppo delle comunità in settori decisivi come agricoltura sociale, turismo sociale, welfare culturale e servizi alla persona, con un'attenzione particolare al Sud, su cui si è concentrato l'intervento di Fondazione Bracco nell'ambito del Concorso."

I principali numeri di "Welfare che Impresa", che vede il contributo scientifico di AICCON e Politecnico di Milano - TIRESIA e la partnership tecnica degli incubatori PoliHub e Campus Goel: 70 partecipanti tra associazioni, cooperative sociali, startup innovative a vocazione sociale e imprese sociali; 50 idee progettuali in gara; 32 anni l'età media dei partecipanti e 57% la partecipazione femminile.

Per scoprire di più su #WelfareCheImpresa leggi il progetto