Fondazione Bracco al Salone della CSR e dell’innovazione sociale

“Fare ricerca è il lavoro più bello del mondo. Marie Curie, due volte vincitrice del premio Nobel, scienziata tenace e generosa, è la prova che le donne sanno essere formidabili, nella scienza come nella vita” (Diana Bracco, Fondazione Bracco). Ed è proprio nel segno della scienza e della ricerca che si colloca l’intervento di Fondazione Bracco al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, il più importante evento in Italia dedicato alla sostenibilità, che si svolge il 3 e 4 ottobre a Milano, all’Università Bocconi.

“Fare ricerca è il lavoro più bello del mondo. Marie Curie, due volte vincitrice del premio Nobel, scienziata tenace e generosa, è la prova che le donne sanno essere formidabili, nella scienza come nella vita” (Diana Bracco, Fondazione Bracco). Ed è proprio nel segno della scienza e della ricerca che si colloca l’intervento di Fondazione Bracco al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, il più importante evento in Italia dedicato alla sostenibilità, che si svolge il 3 e 4 ottobre a Milano, all’Università Bocconi.

Il libro “100 donne contro gli stereotipi per la scienza” sarà presentato dalle curatrici, Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso, in dialogo con Luisa Pronzato, giornalista del Corriere della Sera, in un incontro aperto al pubblico del Salone il 4 ottobre alle 11.00. Tra carriera lavorativa e vita privata, le 100 scienziate italiane più autorevoli raccontano in prima persona l’emozione e la determinazione nell’arrivare a traguardi di prestigio. Il progetto “100 donne contro gli stereotipi” nasce per contrastare quella che non è soltanto una “cattiva abitudine”. Numerose ricerche sull’informazione continuano a dimostrare che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, radio, stampa e TV italiane danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (79% vs il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%. Eppure le donne esperte ci sono, e possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorando le esperte, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società, dalla politica alla scienza. Per l’Osservatorio di Pavia e l’associazione GiULiA, in collaborazione con Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, hanno lanciato #100esperte, una piattaforma online diventata poi un libro che raccoglie 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per il nostro Paese.

Secondo appuntamento della giornata “Salute, ricerca, innovazione”, sempre il 4 ottobre alle 15.30, che vede Fondazione Bracco tra i relatori. Gaela Bernini, responsabile dell’Area Scientifica e Sociale, interviene in un panel dedicato alla ricerca, al miglioramento della salute, alle strategie di intervento di organizzazioni e imprese che attuano pratiche di sviluppo nei territori in cui operano. I progetti “Prevenzione amica delle donne migranti a Milano” e “Oltre i margini”, realizzati da Fondazione Bracco con partner pubblici e privati, si radicano nella città e nella periferia di Milano e, pur avendo obiettivi e modalità di intervento diversi, sono accomunati dall’attenzione alle donne e si fondano sulla salute quale diritto imprescindibile della persona e leva per l’inclusione sociale come dimostrano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

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