Un progetto per svelare il tesoro sommerso delle collezioni d’arte aziendali
Lunedì 6 maggio 2024 è stato presentato presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il volume “Il segno dell’arte nelle imprese. Le collezioni corporate italiane per l’arte moderna e contemporanea”. Il libro è frutto di un’indagine, promossa da Confindustria, e patrocinata dal Ministero della Cultura, che svela il tesoro nascosto delle collezioni d’arte custodite dalle imprese italiane.L’iniziativa ha il grande merito di portare alla luce il contributo del mondo imprenditoriale all’arte, focalizzando la ricerca su collezioni che riuniscono opere di autori datate tra il 1870 (data convenzionale per l’inizio dell’arte moderna) e il 2024.
Il volume, edito da Marsilio Arte, curato da Ilaria Bonacossa e sostenuto da Fondazione Bracco, accoglie dunque immagini e storie di 57 collezioni di arte moderna e contemporanea promosse e conservate dalle aziende del nostro Paese.
Nell’ambito di questo straordinario progetto, Fondazione Bracco presenta al grande pubblico la collezione del pregevole pittore Angiolo D'Andrea. L’artista, maestro del Simbolismo novecentesco di origini friulane, ha stretto un legame speciale con Milano e con la famiglia Bracco. L’opera pittorica di D’Andrea, noto per la sua abilità nel cromatismo sia nei ritratti sia nei paesaggi, fu salvata quasi per intero dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale proprio dal fondatore del Gruppo, Elio Bracco. L’interesse per l’arte è rimasto in seguito un tratto distintivo della Famiglia Bracco.
Fondazione Bracco ha dedicato in passato al pittore una mostra, intitolata “Angiolo D’Andrea. La riscoperta di un Maestro tra Simbolismo e Novecento”, per contribuire a divulgare opera e parabola esistenziale di questo importante artista, ponendo in luce l’intreccio con accadimenti storici epocali e le relazioni con mecenati e committenze > scopri il progetto