5 anni di progettoDiventerò // IMPRENDITORIALITA’: La storia di Marco Cannemi fondatore di smartDONOR™

Per cambiare bisogna costruire: sono tornato a casa, in Sicilia, per fare la mia impresa.

Marco Cannemi, siciliano classe 1983, con il socio Fulvio Miraglia è vincitore con il progetto SmartDONOR™ del concorso “Welfare, che impresa!” per la categoria Sud, promosso da Fondazione Bracco, Fondazione Italiana Accenture e UBI Banca. SmartDONOR™ è una piattaforma web innovativa per gestire l'attività dei donatori di sangue e per l'ottimizzazione delle risorse di settore. Inoltre la piattaforma si propone la diffusione della cultura della donazione, che, oltre ad essere un'azione di volontariato di utilità sociale, è strumento di prevenzione.

I primi anni di scuola e la scoperta di una direzione

Da quando ne ho memoria ho sempre avuto un’inclinazione per le materie scientifiche e una passione per la scienza in generale. Quando si è trattato di scegliere il liceo ho fatto il classico. La letteratura latina e greca sono state preziose, per l’approccio al ragionamento, alla logica e all’argomentazione.

Nel passaggio all’università ho deciso di frequentare alcuni corsi preparatori, per dotarmi delle competenze dei colleghi che provenivano da un percorso liceale scientifico. Così ho frequentato i “corsi zero”, e, durante la prima lezione, il professore ha esordito dicendo: “Voi siete qui non perché siete a livello zero, ma perché siete sotto zero e al livello zero dovete ancora arrivarci!” Un buon punto di partenza!

Dopo l’università: come nasce SmartDONOR™

Dopo la laurea in ingegneria gestionale, ho preso un dottorato in matematica applicata all’ingegneria e il mese dopo ho iniziato uno stage presso un centro ricerca all’Ufficio di Trasferimento tecnologico. Il mio tutor era Fulvio, che sarebbe poi diventato il mio socio nell’avventura di SmartDONOR™.

Quell’esperienza è durata sei mesi ed è servita, seguendo il tema dell’innovazione, a scoprire un bando per giovani under 30 del sud. Mi dissi: “Questa esperienza la potrei fare io!”, l’esercizio riuscì! Nacque così l’idea di SmartDONOR™, a partire da un’analisi dei bisogni del territorio.

Da lì abbiamo iniziato un percorso che ci ha portato nel 2016 alla costituzione della startup innovativa a vocazione sociale, MOODìka, che ha vinto nello stesso anno il concorso “Welfare, che impresa!” A volte mi sorprendo guardando indietro, mi chiedo “come abbiamo fatto?” Tra avere un’idea e realizzarla c’è un abisso, di lavoro, di rischi, di fatica. Ci vuole un po’ di coraggio, tanta incoscienza e l’aiuto di molte persone che credano nell’idea e contribuiscano a renderla concreta.

Fare impresa in una terra bella ma difficile come la Sicilia

Fare impresa nella terra dove sono nato, la Sicilia, nella mia città d’origine, Caltanissetta, fa la differenza. Dopo vari anni in cui abbiamo vissuto fuori, io e Fulvio stiamo provando a cambiare un po’ le cose qui, a metterle in movimento. E’ molto più difficile mettere in piedi progetti imprenditoriali nel sud, senza dubbio, avendo avuto esperienze fuori vediamo la differenza. D’altra parte Caltanissetta ha alcune caratteristiche ideali per ospitare un progetto pilota, per esempio le dimensioni. Insomma, ci sono pro e contro in ogni cosa.

Con Fulvio e altri ragazzi abbiamo fondato un’associazione per promuovere la cultura dell’innovazione. Abbiamo fatto rete con altre realtà siciliane e da alcuni mesi ha aperto uno dei pochi makerspace comunali in Italia, proprio qui a Caltanissetta. Anche questo rappresenta la voglia di cambiare le cose.

Ripensando a tutto quello che è accaduto sono certo che rifarei tutte le mie scelte, ora però sono più consapevole di quello che comportano. Le scelte sono connaturate a momenti puntuali della vita, forse oggi non mi assumerei più i rischi che ho accettato tempo fa.

La mia famiglia mi ha sostenuto moltissimo, nei momenti più importanti e critici, ciò che mi hanno sempre spronato a fare è di seguire il mio cuore. Sono partito quindi, e il viaggio è appena iniziato.